A CHE SERVE STUDIARE MATEMATICA? ECCO 3 RISPOSTE

A CHE SERVE STUDIARE MATEMATICA? ECCO 3 RISPOSTE

Le 3 risposte che non ti aspetti

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“A che serve la matematica?” confessalo, hai aperto questo articolo perché questa domanda te la sei posta molto spesso. Pure adesso che stai leggendo, di nuovo hai pensato “infatti, a che mi serve la matematica?”. Anche io me lo sono chiesta spesso e qui troverai le 3 risposte che non ti aspetti.

Da prof di matematica e fisica quale sono, la domanda che gli studenti mi pongono di più (dopo “posso andare in bagno?”, ovviamente) è proprio “prof, ma nella vita questo a che mi serve?“.

Se guadagnassi un euro per tutte le volte che me lo chiedono, avrei già smesso di fare questo mestiere da un po’.

Ma non ti annoierò ulteriormente, andiamo al punto. 

LA RISPOSTA IN 4 PAROLE

La matematica, la fisica, le scienze, la scuola in generale ci servono per uno scopo: SAPER STARE AL MONDO.

So cosa stai pensando: che sai stare al mondo lo stesso, non è di certo merito della matematica se sei qui; che non hai mai ordinato un Newton di prosciutto, che non chiedi i jeans di taglia 3x-26=100, che nessun ladro ti rapinerà solo se non sai ripetergli il teorema di Pitagora. 

Certamente, tutti siamo in grado di “sopravvivere” lo stesso. Lo facevamo anche quando andavamo in giro nudi e credevamo che i fulmini fossero una punizione divina. Ma cosa ci differenzia dagli altri esseri viventi che hanno abitato sul nostro pianeta? La ragione, la curiosità, l’ingegno, il tentativo di comprendere noi stessi, come siamo fatti e tutto ciò che ci circonda. Per questo stai leggendo il tutto da un dispositivo connesso ad internet che, fino a qualche anno fa, non esisteva.

3 risposte alla domanda “a che serve studiare matematica a scuola?”

Come studiare matematica: come studiarla per renderla più semplice.

1) LA MATEMATICA SERVE A… SAPER PRENDERE DECISIONI

Ti faccio io una domanda adesso: ti fidi di tutto ciò che senti dagli altri? 

Viviamo in un periodo storico dove veniamo costantemente bombardati da informazioni: l’epoca dell’infodemia. Non sempre, infatti, è facile distinguere un’informazione vera da una falsa. Non esiste un manuale di istruzioni per discernere la verità dalla menzogna, ma il metodo scientifico ci fornisce degli strumenti per aiutare il nostro spirito critico, le nostre conoscenze e le nostre esperienze che possono aiutarci a non farci truffare.

Negli ultimi anni stiamo affrontando diverse crisi (solo alcuni esempi sono l’emergenza covid, il cambiamento climatico, la guerra) che ci hanno messo di fronte a dei dati, che solo attraverso gli strumenti matematici possono essere correttamente interpretati per intraprendere azioni in grado di migliorare la situazione.

Ogni qual volta che prendiamo una decisione, sia facendo la spesa che prendendo un appuntamento oppure guardando i dati per scegliere chi schierare al fantacalcio, stiamo valutando e agendo utilizzando della matematica,  forse senza nemmeno accorgercene.

 

2) SERVE A… FARE PREVISIONI

«La filosofia naturale è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi, io dico l’universo, ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua e conoscer i caratteri nei quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto».

Cit. Galileo

In Italia tantissime persone credono ancora alle superstizioni: dal gatto nero che attraversa la strada allo specchio che si rompe, dall’aprire l’ombrello al chiuso al sale che cade. Alcune potrebbero considerarsi innocenti credenze, altre potrebbero portarci all’indebitamento o a ferire delle persone. Inoltre, qualcuno paga dei cartomanti per conoscere il proprio futuro, mentre altri si limitano a leggere l’oroscopo o a non uscire di casa perché è venerdì 17.

In passato, mi è capitato di vedere dei vecchietti fare gesti anti-sfortuna mentre passavo perché le persone con i capelli rossi portano sfiga, Rosso Malpelo ve lo ricordate?

E se da quando avete studiato Verga a scuola è passato troppo tempo, vi ricorderete dei miracolosi prodotti scaramantici delle televendite in tv, come del banale sale da cucina o dei riti scaramantici in tv per ogni vostra necessità.

Nel 2023 dovremmo benissimo essere in grado di renderci conto che nulla di tutto ciò può avere influenza sulla nostra vita. L’astronomia ci insegna che le fasi della Luna sono solo apparenti per noi, eppure c’è chi continua a pensare che sia meglio tagliare i capelli o farsi la ceretta quando la Luna è piena. E di certo non si può curare un tumore diluendo dello zucchero nell’acqua

La probabilità di fare 6 al superenalotto è di 1 su 622 614 630 e ci sono persone che investono il loro stipendio nel gioco, quando, invece è più probabile che ci colpisca un fulmine (1 su 80 000). Da quanti fulmini dovremmo essere colpiti per diventare milionari? Siamo disposti a rischiare? La ludopatia è pericolosa più di un fulmine.

Le pseudoscienze e l’analfabetismo scientifico ci danneggiano gravemente.

Come funziona il parafulmine? | Domande Impossibili

3) SERVE A… SBAGLIARE!

«Maledette espressioni! Ho dimenticato un meno e, dopo un’intera pagina di calcoli, il risultato è 1258/981 e non 3!»

Cit. qualsiasi studente di ieri, di oggi e di domani.

Le regole della matematica sono rigorose e ogni sbaglio si paga perché non ci porta al risultato giusto. Ci sono metodi più rapidi di altri ma bisogna valutare volta per volta. In matematica, prestare attenzione a ciò che si fa è importante, è fondamentale la concentrazione e solo la cura di ogni singolo dettaglio ci porta a raggiungere l’obiettivo.

La matematica ci insegna come non tutto ciò che incontreremo nella vita ci piacerà ma ci insegna a non arrenderci di fronte ad un ostacolo perché, con le giuste regole e il giusto impegno, tutto è possibile.

L’errore è ciò che ci rende umani, la matematica a scuola ci dà la possibilità di poter sbagliare senza conseguenze su chi ci sta attorno: se sbagli non crolla alcun ponte e a scuola non puoi bruciare la cena lasciando qualcuno affamato.

La matematica ci consente di risalire ai nostri errori, di correggerli e di andare avanti. La matematica a scuola ci permette di imparare dai nostri sbagli (quando troverai quel -, non commetterai lo stesso errore due volte) e ci insegna come evitarli. 

Troppo spesso ormai sentiamo di studenti che, a causa della pressione del sistema di istruzione, decidono di togliersi la vita. Si tratta di un sistema che non ci permette di sbagliare, che ci opprime con il pesante fardello del fallimento, che ci dice come non siamo capaci.

Che tu sia uno studente, un genitore, un insegnante, una PERSONA, ti chiedo solo questo: SBAGLIA.

Che sia una volta, due, cento. Sbaglia e impara. Perché solo sbagliando riusciamo a comprendere il nostro errore, a non commetterlo di nuovo e a non farne di più gravi. Talvolta significa cadere, farsi male, prendere un 4, prendersi un rimprovero ma allo stesso tempo significa CRESCERE.  

ELOGIO DELL'ERRORE. CONTRO IL PERFEZIONISMO.

«Sai perché cadiamo? Per imparare a rimetterci in piedi.»

Cit. Alfred, da Batman Begins.

Ecco le mie 3 risposte alla domanda “a che serve studiare matematica”. Seguiteci anche su Facebook!

Si ringraziano per l’ispirazione tutti i miei studenti, il video del TEDxModena del prof. Alberto Soracco, le lezioni del prof. Marco Ciardi e la fondamentale consulenza della mia super collega Caterina Caparello (che ha anche scritto un bellissimo libro).

Scritto da

Denise Trupia

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