Mercurio davanti al Sole: l’ultimo transito fino al 2032

11 novembre 2019 arriva l’evento dell’anno. Come e quando osservarlo

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Transito Mercurio 2016

La sonda Solar Dynamics Observatory fotografa il transito di Mercurio del 6 maggio 2016. © NASA/SDO

Lunedì 11 novembre 2019 ci sarà l’evento che tutti aspettiamo dall’inizio dell’anno (e forse anche prima). Mercurio transiterà davanti al Sole dando luogo ad uno di quegli spettacoli che – di sicuro – se hai modo di osservare con un telescopio non dimenticherai più.

Breve definizione di “transito” in astronomia: passaggio di un pianeta davanti al disco del Sole o di un satellite davanti al pianeta intorno a cui esso orbita.
Nel caso di un transito davanti al Sole, dal punto di vista terrestre può avvenire solo con pianeti interni, ovvero Venere e Mercurio.

Orari del transito in tutta Italia

Il transito inizierà alle 12:35, culminerà alle 15:20 e si concluderà alle 18:04 UTC. A questo Tempo Coordinato Universale noi italiani dobbiamo aggiungere 1 ora: inizio alle 13:35, culmine alle 16:20 e conclusione alle 19:04 con alcune leggere variazioni a seconda delle città.

Significa anche che vedremo l’inizio, il momento in cui Mercurio sarà al centro del Sole ma non la fine perché il Sole alle 19:04 sarà già tramontato sull’Italia. In questa tabella troverai tutti gli orari del transito città per città.

Transito di Mercurio

Gli orari del transito in Italia. © Rosanna Miani di Spazio: Penultima Frontiera (SPF)

Quanto tempo impiega Mercurio ad attraversa il disco solare?

Mercurio va veloce, si sà. Tra tutti i pianeti è il più rapido, essendo il più vicino al Sole, il suo moto di rivoluzione dura 88 giorni terrestri.

Il suo transito dura in media 5 ore e mezza. L’ultimo transito del 2016 era durato eccezionalmente 7 ore e mezza. Questo transito durerà 5 ore, 28 minuti, 47 secondi.

Quando è stato l’ultimo transito?

Il 9 maggio 2016, sempre un lunedì, dal mattino fino ad ora di pranzo.
In questo video si può osservare il fenomeno attraverso diversi filtri. A catturarlo è stato il Solar Dynamics Observatory che non ha staccato le camere di dosso da Mercurio per tutto il transito, osservandolo sia nello spettro visibile che nell’invisibile. Il risultato è un time-lapse incredibile diventato APOD della Nasa il 21/10/2019.

Sin dai secoli passati il transito ha fornito ai primi astronomi un’ottima occasione per compiere studi scientifici. Nel 1631 Pierre Gassendi divenne il primo ad osservare il transito di un pianeta, si trattava proprio di Mercurio e l’astronomo francese approfittò dell’occasione per calcolarne l’orbita. Durante il transito del 1677 Edmond Halley – sì, lo stesso della cometa – riuscì a calcolare con il metodo della parallasse la distanza tra Terra e Sole, allora sconosciuta. Gli astronomi moderni hanno sfruttato l’ultimo transito per studiare l’atmosfera ultra sottile di Mercurio, composta da esili tracce di gas che il pianeta riesce a trattenere a malapena a causa della sua bassa attrazione gravitazionale.

Mercurio, transita solo a maggio e novembre

I transiti di Mercurio avvengono in modo ciclico, ci sono quelli di Maggio e quelli di Novembre. Avvengono solo quando la Terra è allineata lungo due nodi dell’orbita di Mercurio: il nodo discendente (Maggio) e quello nodo ascendente (Novembre).
Ogni secolo ci sono 13 transiti mentre quelli di Venere sono molto più rari, 2 ogni secolo.

Mercurio orbita e transiti

L’orbita di Mercurio ed i nodi in cui avvengono i transiti. © BBC Sky at Night Magazine

Quanto dovremo aspettare per il prossimo transito?

Tanto, molto più dei 3 anni trascorsi dal 2016. Il prossimo evento che coinvolgerà Mercurio sarà il 13 novembre del 2032. Sempre meglio del prossimo transito di Venere del 11 dicembre 2117.

Il primo transito osservato da un altro pianeta

Oltre ad essere stato il primo transito osservato in assoluto, si tratta anche del primo transito osservato da un altro pianeta.
Il 3 giugno del 2014, il rover Curiosity ha osservato un transito da Marte: Mercurio ha attraversato il disco solare dove erano presenti anche 2 macchie solari. Davvero fortunato questo rover curioso!

Il rover Curiosity cattura da Marte il transito di Mercurio del 2014. © NASA

A scanso di equivoci, meglio dirlo, a meno che tu non sia un robot ti servirà un telescopio con dei filtri per osservare il transito di Mercurio. Cerca quindi l’osservatorio più vicino a te e spera che sia bel tempo!

Articoli per approfondire

  • I primi studi sui transiti del 1600 documentati dalla NASA
    https://www.jpl.nasa.gov/edu/news/2016/5/6/transit-of-mercury/
  • Come Mercurio riesce a trattenere la sua debole atmosfera
    https://www.space.com/6797-mercury-retains-atmosphere.html
  • Scritto da

    Alessandra Frontini

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